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Le Plan de la Tour

Un villaggio in Provenza

Collocato da una mano divina in un anfiteatro di colline boscose e fiori, questo singolare villaggio, circondato da vigneti, fiorisce nel cuore del massiccio del Maures. Ma attenzione, un borgo può nasconderne molti altri…

“Benvengudo a Plan de la Tourre

Dal Golfo, una strada stretta si snoda tra querce da sughero, supera piccoli passi e scende verso la pianura e i suoi vigneti, dove il villaggio affonda le sue radici. Rispettoso della ricchezza del suo terroir, questo comune tipicamente provenzale guarda al futuro con la determinazione di preservare un ambiente di vita eccezionale nel cuore delle montagne Maures, a due passi dal mare. A prima vista, il villaggio non sembra molto grande, ma è bello passeggiare per le stradine, scoprendo il campanile della chiesa, le fontane, il presbiterio e i pozzi di una volta. Sotto i platani di Place Foch, il mercato provenzale si anima il giovedì e i negozi sono aperti tutti i giorni, compresa la domenica. Puoi immergerti nell’atmosfera locale sulla panchina di Quatre Chemins…

25 frazioni, non una di meno!

Le Plan de la Tour non è un luogo da visitare, è un luogo da scoprire. Quest’area ha qualcosa di unico nella regione: 25 borghi discreti, sparsi tra le ripide colline. Ognuno di essi ha il suo carattere, il suo modo di vivere ed è una gioia avventurarsi in tutte le stagioni alla ricerca di queste perle dai nomi deliziosi: Les Brugassières, un luogo dove cresce l’erica, le Préconil, Vallaury, le Vernet, un luogo dove cresce l’ontano, Prat Bourdin e i suoi menhir, le Revest… Passeggia lungo i sentieri e scopri la flora e la fauna, seguendo le orme di un passato che risale alla preistoria.

I grandi spazi aperti, una terra di scoperta

Vuoi dare un’occhiata? Il sentiero delle “Gorgues”, accessibile a tutti, offre un riassunto del villaggio: i suoi vigneti, le sue frazioni, due menhir che si ergono sull’ansa di un torrente… A nord, il “sentier des mines” (sentiero delle miniere) testimonia il ricco passato delle miniere di piombo e argento. Il sentiero sale naturalmente dalla pianura alle cime delle colline circostanti. Un sentiero conduce da La Garde-Freinet a San Peïre, passando per il Col de Vignon e le colline: a 416 m di altitudine, è facile immaginare questo mondo a parte: un paradiso per gli escursionisti, gli appassionati di mountain bike, i cavalieri o i meditatori… a ciascuno il suo!

Festeggiare le tradizioni tutto l’anno

Il ritmo delle stagioni è scandito dalle feste tradizionali: a marzo, il Corso galleggia ricoperto di erica bianca; a fine aprile, piante e olio d’oliva, la festa dell’auto retrò; a maggio Saint-Pons benedice animali e attrezzature agricole per la festa dell’asino. L’estate è allietata da mercati notturni e danze, prima degli spettacoli del Festivel dans les Vignes. A settembre, l’uva è maturata ed è il turno del vino cotto ad essere onorato. E poi arriva il Natale, le frazioni si illuminano, ci si prepara per la processione con le lanterne e la grande veglia riunisce gli abitanti del villaggio intorno al cacho fue. Le Plan de la Tour è un villaggio del sud, un villaggio fraterno.

Un po’ di storia

Plan de la Tour fu creato nel 1792 dal distacco di una parte di Garde-Freinet. Il borgo principale all’epoca era Saint-Martin. Nel 1835 fu ampliato di oltre mille ettari dalla parte occidentale di Sainte-Maxime. Fin dal Neolitico, l’uomo ha lasciato qui il suo segno costruendo menhir e dolmen. Nel Medioevo, le signorie appartennero successivamente ai visconti di Marsiglia, ai monaci di Lérins e, nel XIII secolo, ai cistercensi dell’Abbazia di Le Thoronet. La maggior parte delle frazioni che compongono l’area oggi corrispondono alla fase finale della riconquista del territorio da parte dei monaci di Le Thoronet nel XVI secolo.

Soggiorni e attività a Plan de la Tour

Tipografia
Contrasto